Manifesto per il Po

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L’Istituto Nazionale di Urbanistica, in collaborazione con molte associazioni attente ai temi dell’ambiente e del territorio, ha promosso la formazione di un Manifesto per il Po finalizzato alla sensibilizzazione delle tematiche relative al Po e alla sua pianificazione strategica.

Il Manifesto per il Po intende dare avvio a un percorso di aggregazione e rilancio dell’azione di tutela e valorizzazione del po e del suo territorio.

Il Manifesto – redatto attraverso una serie di collaborazioni specialistiche – si pone come primo obiettivo di far sottoscrivere, da una serie di soggetti competenti e portatori di interessi, i contenuti progettuali dello stesso e da questi attivare, a partire dal prossimo anno, una serie di attività capaci di costruire e realizzare azioni importanti per la tutele e la salvaguardia del fiume e dei suoi territori.

Il Manifesto sottoscritto nel maggio 2017 da una serie di soggetti interessati avvia un percorso che si snoda in alcuni momenti pubblici e porterà alla stesura di un dossier capace di illustrare i principali problemi esistenti nella vasta area padana e delineare le prime e possibili azioni di intervento.

Clicca qui per leggere la Nota della Sezione INU Piemonte e Valle d’Aosta.


Lavori in corso per il Manifesto per il Po

Milano, 29 gennaio 2019

La rete del Manifesto per il Po (MAPO) prosegue nella sua azione per la costruzione di specifiche attenzioni relative alla pianificazione strategica dell’intera asta fluviale e dei territori rivieraschi.

Il 29 gennaio 2019 si è svolta a Milano l’Assemblea dei sottoscrittori per presentare un bilancio delle azioni sin qui svolte e definire un programma per le azioni future. L’Assemblea ha accolto l’invito di Meuccio Berselli (Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po) di partecipare, in forme da definire, alla redazione del Piano Strategico secondo un calendario di impegni definiti dall’Autorità. Il primo impegno è calendarizzato per il 7 marzo a Parma con l’incontro dei diversi soggetti competenti e degli enti regionali e locali per avviare la redazione del Piano con la definizione dei ruoli e dei compiti.

L’Assemblea si è conclusa esprimendo la necessità di organizzare un percorso di avvicinamento al Piano Strategico e di cercare le risorse di cui al momento non si dispone, concordando finalità e destinatari delle stesse. Il tutto obbliga a un aggiornamento relativo alle questioni organizzative. Riassumendo le indicazioni emerse nella discussione sottopone alla approvazione della assemblea la delega ai portavoce Gibelli e Imberti con Malcevschi e Sorlini per una istruttoria preliminare e una identificazione delle prossime tappe da comunicare nella giornata del 7 Marzo indetta dall’AdBPo a Parma.

Questo incontro organizzativo, a cui ha partecipato a nome dell’INU PVdA Mauro Giudice, si è tenuto il 6 febbraio a Milano. Nell’incontro, nel quale si è ribadito che il MAPO è uno dei soggetti invitati dall’AdBPo e centrali all’azione di pianificazione strategica, è stata redatta una traccia degli impegni che si potrebbero sottoscrivere e da portare all’attenzione dell’incontro del 7 marzo.

In particolare tale traccia definisce che:

“a valle dell’intervento del Segretario generale dell’AdbPo, Meuccio Berselli, alla nostra assemblea in cui ha espresso l’impegno dell’AdbPo a dare avvio alla predisposizione di un Piano Strategico del PO e la contestuale richiesta di avere la Rete del Manifesto per il Po come riferimento per alcune attività correlate, in base al mandato istruttorio affidatoci in assemblea e in vista di una nostra comunicazione al Forum di informazione pubblica del 7 marzo a Parma, si delineano le seguenti idee e proposte per il proseguimento del nostro impegno.

  1. Il Manifesto è partito all’inizio del 2017, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione degli Enti sulla necessità di avviare un percorso volto a definire ed operare una governance unitaria del Po e del territorio ad esso associato con le finalità di riscattare e dare valore ai diversi capitali, paesistici, ambientali, sociali, culturali, che il Po conserva. La comunicazione di Berselli ci ha presentato una realtà che si è modificata velocemente dal maggio 2017, data in cui è stato presentato il Manifesto: l’obiettivo originario è già stato raggiunto. L’AdbPo si farà carico della predisposizione dello strumento strategico e della gestione dello stesso e rilancia chiedendo la collaborazione della nostra rete, non per la costruzione del Piano, ma per affiancare l’AdbPo stessa nello sviluppo di alcune attività che non fanno parte del suo DNA.
  2. Si tratta ora di definire il ruolo della Rete in questo nuovo contesto. Ruolo

che non è più solo di stimolo, ma si vorrebbe anche operativo su alcuni temi.

  1. I temi da noi enucleati in relazione a quanto emerso in assemblea sono 4:
  2. l’affiancamento all’AdbPo per la discussione e l’approfondimento del processo di costruzione del Piano strategico;
  3. l’affiancamento all’AdbPo nel processo partecipativo che è parte integrante del Piano strategico (ruolo esterno che prevede relazioni con gli stakeholders e interazioni con l’AdbPo stessa). Per questo aspetto è atteso un nostro supporto nell’interlocuzione con i territori e la capacità di portare all’AdbPo istanze ragionate e organizzate;
  4. capitalizzare le conoscenze, continuando il percorso già iniziato e momentaneamente sfociato nel dossier, con un focus di tipo strategico;
  5. attivare in modo efficace la ricerca fondi per rendere effettivo il nostro apporto.

4      E’ evidente che la questione della nostra struttura interna e dell’organizzazione del nostro apporto diventa urgente oltre che strategica e si intreccia in modo stringente con le attività a e b. La struttura e l’organizzazione devono rispecchiare le attività, per sostenerle e facilitarle. Dunque, partendo dal presupposto che struttura e organizzazione sono temi caldi, dobbiamo iniziare a definire cosa dobbiamo/vogliamo fare. E poi decidere come organizzarci.

A seguito dell’incontro del 7 marzo e secondo quanto emergerà si dovrebbe svolgere una nuova Assemblea per individuare gli impegni da assumere e il percorso da seguire secondo il calendario indicato dall’AdBPo che prevede di concludere questa fase operativa entro la fine del 2020.

La Sezione INU PVdA è impegnata a proseguire la sua partecipazione attiva a questo nuovo impegno che entra in fase maggiormente operativa e che la dovrà vedere disponibile, anche nella veste di coordinatore con gli altri sottoscrittori piemontesi, per l’attività di pianificazione strategica.

Milano, 25 gennaio 2018

Il 25 gennaio 2018 si è svolta l’Assemblea dei firmatari del Manifestopresso il Touring Club Italiano in corso Italia 10 a Milano con il seguente ordine del giorno. All’incontro, da considerarsi aperto ai simpatizzanti e a quanti intendono aggiungersi alla Rete dei sottoscrittori, hanno aderito Meuccio Berselli, Segretario generale dell’Autorità distrettuale di bacino del fiume Po e Sonia Cantoni, Consigliera di Amministrazione di Fondazione Cariplo.
In rappresentanza per la Sezione INU Piemonte e Valle d’Aosta ha partecipato Mauro GIUDICE.

Milano, 21 novembre 2017

Il secondo appuntamento si è svolto a Milano il 21 novembre 2017 e, a cura dell’INU, ha richiamato gli aspetti salienti e le criticità inerenti lo stato del territorio e le attuali strutture di governo del Po, per avanzare richieste e proposte per l’attività delle istituzioni e delle associazioni volte alla tutela e allo sviluppo del nostro maggior fiume. Alla Conferenza hanno partecipato le quattro Regioni attraversate dal Po, i Ministeri interessati, gli enti locali, le autorità che operano sul fiume e tutte quelle figure che sono interessate alla sua tutela e al suo sviluppo. L’esito di questo appuntamento è stato quello di raccogliere contributi per l’individuazione e il coordinamento delle risorse economiche e di quelle amministrative e per dare concreto avvio a un piano strategico per il Po.

Ferrara, 12 ottobre 2017

Il primo di questi incontri si è svolto a Ferrara il 12 ottobre 2017 e, a cura dell’INU, ha affrontato i temi della pianificazione territoriale come elemento centrale per la salvaguardia e la valorizzazione del Po. L’incontro è stato un momento di approfondimento degli obiettivi lanciati dal Manifesto e delle strade da percorrerle per conseguirli.