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Nel 2018 si celebra il cinquantennale del Decreto 1444 che ha introdotto gli Standard Urbanistici (SU) intesi quali aree per prestazioni minime offerte ai cittadini capaci di rispondere alla domanda collettiva di istruzione, sanità, igiene, sicurezza, mobilità, assistenza, cultura, svago, sport e amministrazione, preordinate ad essere espropriate: è necessario oggi tornare a riflettere sul ruolo che questo provvedimento ha avuto, con tempi e modalità differenti nelle diverse realtà regionali, nella progettazione e costruzione della città e dei territori italiani e sul tipo di “saperi” che fino ad oggi se ne sono occupati (nuova conoscenza, ad esempio fondata sui flussi di servizi ecosistemici-SE i cui valori esprimono qualità e perfomance dei suoli a prescindere dalla proprietà e disponibilità di essi).
L’attualità del tema degli SU è legata a questioni fondamentali quali:
- l’influenza degli standard nel determinare la configurazione spaziale e la qualità della vita nelle città, nell’assegnare funzioni, significati e valori differenziati agli spazi urbani, nell’offrire dotazioni minime di spazi e servizi pubblici uguali (in potenziale contrasto alla divisione sociale dello spazio);
- il ruolo della pianificazione e progettazione degli standard urbanistici nel governo locale delle città, con riferimento al rapporto fra politiche urbane, risorse e finanza locale;
- il ruolo degli standard per un progetto consapevole di città pubblica e welfare urbano, in rapporto all’evoluzione della domanda sociale e del concetto stesso di qualità insediativa e concorrendo alla riduzione delle disuguaglianze.
Tema: quale è stato e qual è attualmente l’approccio dei piani urbanistici agli standard e quale potrebbe essere il ruolo degli strumenti urbanistici innovativi nel riformare il tradizionale approccio funzionalista alla pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione dello standard?
Quali i nuovi contenuti e metodi del piano di rigenerazione urbana?
Obbiettivo: avanzare una proposta di riformulazione del tradizionale approccio e disciplina degli standard urbanistici, individuando questioni generali attorno cui operare (Funzioni e Finalità, Regole* e Responsabilità*, Progetti e Poltiche) e nell’ottica di attribuire nuovo ruolo, forma e contenuti al piano urbanistico.
*Regole: intese come il quadro di riferimento normativo necessario per l’effettivo perseguimento degli obbiettivi di performance urbana (intesa come capacità di rispondere alle nuove domande di città pubblica: salute, sicurezza, qualità insediativa, mobilità, accessibilità, equità, identità, cultura…).
*Responsabilità: intesa come definizione del ruolo, delle relazioni e delle competenze tra settore pubblico e privato per la realizzazione e gestione dello standard.
Il metodo di lavoro ad azioni parallele
L’attività è strutturata sull’implementazione di diverse Azioni (clicca per saperne di più):
- Azione: Costruzione di uno “spazio” della Community
- Azione: Stato dell’arte
- Azione: Ricerca, confronto e disseminazione
- Azione: Esiti delle Azioni e formulazione di una proposta
Organizzazione
La responsabilità della Community è di Carolina Giaimo.
Il coordinamento delle diverse Azioni della Community è in capo ad un Nucleo operativo (costituito da: C.A. Barbieri, G. Brunetta, O. Caldarice, C. Giaimo, S. Ombuen, R. Santolini) che promuove le attività presso i membri della stessa e l’organizzazione degli eventi, confrontandosi con le altre Communities INU ed il complesso delle attività promosse da INU nazionale.
La gestione e l’implementazione dello spazio web della Community è a cura di R. Zublena.
Hanno aderito alle attività della Community (in ordine alfabetico)
- Alberico Simonetta, Città Metropolitana di Torino;
- Annese Mariella, Politecnico di Bari;
- Barbieri Carlo Alberto, Presidente INU Piemonte e Valle d’Aosta;
- Bianchi Sergio, architetto, Roma;
- Brunetta Grazia, R3 C-Responsabile Risk Resilience Centre – Politecnico di Torino;
- Caldarice Ombretta, Politecnico di Torino;
- Calabrese Alberto, Università degli Studi della Campania;
- Cecchini Domenico, Presidente INU Lazio;
- Corrado Federica, Presidente Cipra Italia;
- Crosta Quirino, Università dell’Aquila;
- D’Ambrosio Valeria, Università di Napoli Federico II;
- D’Ascano Federico, Università degli Studi dell’Aquila;
- De Biase Claudia, Università degli Studi della Campania;
- Di Ludovico Donato, Università dell’Aquila;
- D’Onghia Vito, Politecnico di Bari;
- D’Onofrio Rosalba, INU Abruzzo e Molise;
- Ottavi Fabrianesi Licia, Studio Legale;
- Ferrara Alessandra, ISTAT;
- Fini Giovanni, Comune di Bologna;
- Gabellini Patrizia, Politecnico di Milano;
- Giaimo Carolina, Responsabile Community INU Nuovi standard e DIST – Politecnico di Torino;
- Graziuso Gabriella, Università del Salento;
- Imperti Luca, Presidente INU Lombardia;
- Losco Salvatore, Università degli Studi della Campania;
- Lucattini Paolo, Regione Toscana;
- Maldini Sara, Università degli Studi di Bologna;
- Munafò Michele, ISPRA;
- Ombuen Simone, INU Lazio e Università Roma Tre;
- Pogliani Laura, Responsabile Community INU Politiche e servizi per l’abitare sociale – Politecnico di Milano;
- Properzi Piero, Presidente INU Abruzzo e Molise, Università dell’Aquila;
- Redetti Enrico, Università degli Studi di Padova;
- Ricci Patrizia, Direttivo INU Lazio e 2° rappresentante nel CDN;
- Salata Stefano, Politecnico di Torino e Centro di Ricerca sul Consumo di Suolo;
- Santolini Riccardo, Università di Urbino;
- Savino Michelangelo, Università degli Studi di Padova;
- Talia Michele, CdA INU-Urbit, Università di Camerino;
- Torresan Manuela, Università degli Studi di Roma La Sapienza;
- Vecchietti Sandra, Presidente INU Emilia Romagna;
- Villani Francesca, Città Metropolitana di Bologna;
- Zanchini Edoardo, Vice presidente Legambiente;
- Zublena Richard, INU Piemonte e Valle d’Aosta.
Contatti
Carolina Giaimo: carolina.giaimo@polito.it
Ombretta Caldarice: ombretta.caldarice@polito.it
INU Piemonte e Valle d’Aosta: inu.piemontevalledaosta@gmail.com